Ciao Vinny
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25 marzo, 2021
Talvolta capita di guidare "in automatico" mentre si è assorbiti nei pensieri.
L'università di Bari in collaborazione con Monash University Melbourne, sta studiando la relazione tra distrazione, personalità, e comportamenti assunti alla guida.
Se sei maggiorenne, vivi in Italia e sei un guidatore attivo, ti chiediamo 20 minuti per compilare il questionario online al seguente link:
monash.az1.qualtrics.com/jfe/form/SV_29w0f3vTVAgYFcq
I tuoi dati resteranno anonimi.
Se sceglierai di compilarlo, ti ringraziamo per la collaborazione.
Il laboratorio di Psicometria Uniba. ... See MoreSee Less
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Io non so cosa siamo venuti a fare sulla terra. Ma in questi momenti capisco che, a prescindere da tutto, le cose che ci possono salvare sono solo 2: l’amore e la fede.
Se avete 3 minuti leggete bene queste parole di un cittadino barese (che ringrazio tento) che è stato per un po’ dall’altra parte.
IL COVID GRAVE, LA RIANIMAZIONE E IL SECONDO TEMPO DI VITA CHE MI È STATO DONATO.
Il 2 marzo arriva la febbre. Il 3 inizio terapia a casa. Il 9 mi aggravo ed un mio amico medico Francesco (iniziamo con i salvatori) mi viene a prendere di peso a casa di notte e superando mia ritrosia, mi fa ricoverare al Policlinico di Bari. Il 12 ho un tracollo delle condizioni respiratorie e riesco a scrivere alla mia famiglia questo sms (che sinceramente allora pensavo ultimo): “Allora poiché sembro paggiorato, mi stanno per fare una rx ai polmoni. All’esito decideranno se portarmi in terapia intensiva. Non abbiate in ogni caso nessun timore. Io ho vissuto una vita stupenda e meravigliosa. La vita mi ha dato tutto. Ognuno di voi 5 è un dono immenso che basta da solo a riempire di senso una vita intera. Sia fatta sempre e solo la volontà di Dio. Il segreto della vita lo conoscete ormai. Per vivere felici dovete imparare a voler bene davvero a tutti quelli che ci stanno accanto, dalla famiglia, amici, colleghi, panettieri, fruttivendoli, ecc. Non abbiate mai paura. Gesù ci ha mostrato la via per affrontare qualsiasi dolore, oltre che le gioie. Vi amo ovviamente. Appena mi fanno rx e so esito vi dico ovviamente. A dopo.” A questo punto, ormai senza più ossigeno mio interno, mi portano in rianimazione.Qui è iniziata l’esperienza unica di vivere 7 giorni di piena coscienza e lucidità, dove il corpo non esiste più, solo dolore, aghi, assenza di ossigeno interno, fili e macchinari attaccati dappertutto e l’anima da sola che deve reggere tutto, sapendo che puoi morire sempre. Si cambia, credo per sempre e credo in meglio. Ho visto i medici, gli infermieri e i sanitari della rianimazione: uomini e donne eccezionali che salvano ogni giorno vite e si buttano a capofitto su tutti. È una cazzata diffamatoria che “scelgono”. Ancora adesso li ricordo nel gesto tipico di star chinati sui pazienti di qualsiasi età, anche per ore, a fare quello che serve in quel momento, su pazienti incoscienti che non lo sapranno mai che in quelle ore sono stati salvati perché quel medico o infermiere ha fatto la cosa giusta al momento giusto. Li ho visti fare turni umanamente impossibili, ogni paziente lo salvano anche 10 volte al giorno. Tolgono liquidi, aspirano i grumi, mettono sondini, intubano, estubano, mettono caschi per ossigeno, regolano e aggiustano le macchine e ci monitorano ogni momento, ma proprio ogni momento. Sono (minimo) due infermieri su 4 pazienti, oltre ai medici. Solo che sono a pezzi. Non riesco a capire come possano resistere. Mi hanno sempre spiegato tutto. Solo io, solo in 7 giorni ho ricevuto oltre mille gesti di affetto (ma mille di numero vero, non a chiacchiere). Mi tagliavano a pezzettini il cibo per farmi deglutire senza strozzarmi. Mi coprivano, mi accarezzavano e basta quando sapevano che stavo proprio stremato. Mi facevano vedere la foto dei miei e dicevano “dai che ce la fai a tornare da loro”. Mi hanno fatto decine di esami ogni giorno. Mi hanno lavato ogni giorno. A me hanno salvato anche con la tecnica della pronazione e quando la mattina mi rigiravano qualche ora per darmi un po’ di “tregua”, perché ero al limite della sopportazione umana, il caposala mi portava il caffè, in quanto ero uno dei pochi pazienti svegli e coscienti. Ogni giorno li dentro muore qualcuno, ma vi dico che muore con dignità da uomo e donna, solo grazie a loro. Quando me ne sono andato, i presenti hanno fatto capannello e mi davano il 5 mentre ero sulla barella e ovviamente piangevo. Uomini e donne che fanno onore al genere umano. Si muovono continuamente in un silenzio spettrale dove senti solo il rumore dei loro passi instancabili e i bip dei macchinari. Per loro è un disastro anche solo andare in bagno, perché sono bardati al 100 e lì dentro tutto deve assere asettico. I nomi dei miei salvatori sono Antonio Civita, Sestilio De Letteris, Lidia Dalfino, Salvatore Grasso e tutti, ma proprio tutti, gli uomini e donne delle loro squadra eccezionale (mi scuso per non dire i nomi che però io ricordo insieme ai loro occhi). Immagino che se muori sul colpo non capisci cose che in 7 giorni capisci proprio perfettamente, limpidamente. Puoi fare solo due cose che ti danno serenità: 1) pregare a ripetizione e rivedere il film del Vangelo dalla nascita di Gesù fino alla Risurrezione e passando per la passione e croce (mai capita così bene, perché collimante all’1% con quello che facevo io); 2) farsi passare davanti i volti e i momenti passati con tutte le persone a cui tieni e che hanno riempito la tua vita. Non sai se potrai continuare a partecipare alle loro vite, ma intanto li pensi ancora un po’ e ti cresce dentro ancora più amore per loro. Adesso sono giusto un po’ a pezzi (solo fisicamente) non riesco a parlare per più di 5 minuti, e rimarrò ricoverato in reparto normale. Il peggio è però ampiamente alle spalle. Gesù e i sanitari tutti della rianimazione mi hanno regalato un “secondo tempo” della mia vita. Io posso solo cercare di usarlo bene e meglio del primo. ... See MoreSee Less
07 marzo, 2021
Anche a Pasqua la Federazione e la fondazione ci sono e non si fermano! Siamo sempre vicini a chi ha bisogno di noi.
Anche quest’anno grazie al tuo aiuto realizzeremo i nostri 6 progetti.
Se vuoi le nostre uova, contattaci.
Un grande abbraccio. ... See MoreSee Less
16 febbraio, 2021
Puglia, troppi incidenti in bicicletta: arriva lo spot per pedalare in sicurezza ... See MoreSee Less

Puglia, troppi incidenti in bicicletta: arriva lo spot per pedalare in sicurezza
lagazzettadelmezzogiorno.it
Su iniziativa di Asset Puglia, realizzato in collaborazione con gli studenti del Master in Giornalismo di Bari08 gennaio, 2021
RetakeBariLa scuola Istituto Comprensivo Balilla Imbriani è stata recentemente vandalizzata. L’edificio era stato da poco restaurato. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e sarebbe bello realizzare un piccolo evento retake da unire ad un corso sulla sicurezza stradale con i nostri amici di CIAO VINNY 23. Se volete aiutarci, partecipare, trovare sponsor o semplicemente darci una mano con le pratiche burocratiche scriveteci su retakebari2@gmail.com.
A breve inoltreremo richieste all’ass.Paola Romano e alla soprintendenza. ... See MoreSee Less
04 gennaio, 2021
Bari, in tre anni oltre 1700 incidenti causati dall'alta velocità: ecco le strade più "pericolose" ... See MoreSee Less

Bari, in tre anni oltre 1700 incidenti causati dall'alta velocità: ecco le strade più "pericolose"
borderline24.com
Nel triennio compreso tra l’anno 2017 e l’anno 2019 sono stati 10.776 gli incidenti stradali avvenuti nella provincia di Bari e, di questi, 1.738 sono02 gennaio, 2021
Su Rai 3 stamattina Yvonne Cernó ha parlato della Fondazione Ciao Vinny e dell’omicidio stradale. Grazie a Mariella Colonna che ha permesso questo approfondimento. ... See MoreSee Less
Conoscerti subito così mi turba e mi fa tornare subito il caso di Davide a Torre a mare. Era di Conversano.